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L’interocezione cardiaca: nuove frontiere per la comprensione del corpo in osteopatia

L’interocezione cardiaca: nuove frontiere per la comprensione del corpo in osteopatia

ChatGPT Image 5 set 2025 11 34 37 -

Commento Personale

Ho appena esaminato uno studio pubblicato su Biological Psychology che introduce il Heart Rate Discrimination Task (HRD), un nuovo metodo per misurare l’accuratezza delle nostre percezioni interne del battito cardiaco. Come osteopata, ritengo che questa ricerca offra spunti preziosi per la nostra pratica clinica quotidiana.

Oltre la semplice percezione del battito

Lo studio di Legrand e colleghi dimostra qualcosa di sorprendente: sottostimiamo sistematicamente il nostro battito cardiaco di circa 7 battiti al minuto. Questo dato non è solo una curiosità scientifica, ma riflette un fenomeno fondamentale che osservo regolarmente nei miei pazienti: la disconnessione dalla propria realtà corporea interna.

In osteopatia, lavoriamo costantemente con la capacità del paziente di percepire e interpretare i segnali del proprio corpo. Questo studio conferma che esistono bias sistematici nella percezione interna — ciò che i ricercatori chiamano “interocezione” — che possono influenzare profondamente il rapporto di una persona con il proprio stato di salute.

L’imprecisione come chiave di lettura

Uno degli aspetti più interessanti della ricerca è la dimostrazione che le percezioni interocettive sono intrinsecamente meno precise di quelle esterocettive. In termini pratici, questo significa che il nostro cervello ha maggiori difficoltà a “leggere” accuratamente i segnali interni rispetto a quelli esterni.

Questa scoperta ha implicazioni dirette per il nostro lavoro:

  • spiega perché alcuni pazienti faticano a localizzare precisamente il dolore;
  • illumina le difficoltà nel riconoscere i primi segnali di tensione o disfunzione;
  • suggerisce l’importanza di educare i pazienti a sviluppare una maggiore consapevolezza corporea.

Un nuovo paradigma per la valutazione

Il metodo HRD rappresenta un cambio di paradigma rispetto ai test precedenti, spesso confusi da credenze soggettive sulla frequenza cardiaca. Questa metodologia separa l’accuratezza dalla precisione, offrendoci strumenti più raffinati per comprendere come i pazienti “sentono” il proprio corpo.

Dal punto di vista clinico, questo suggerisce che non tutti i pazienti con scarsa consapevolezza corporea presentano le stesse difficoltà: alcuni possono avere bias sistematici (ad esempio la sottostima del battito), altri soprattutto problemi di precisione.

Implicazioni per l’educazione terapeutica

La scoperta che l’interocezione cardiaca è caratterizzata da bias negativi e bassa precisione sottolinea l’importanza dell’educazione del paziente. Non possiamo dare per scontato che le persone percepiscano accuratamente i propri segnali interni. Questo ci invita a:

  • validare le percezioni dei pazienti senza assumere che siano accurate;
  • sviluppare strategie educative specifiche per migliorare la consapevolezza interocettiva;
  • considerare i bias percettivi nella pianificazione del trattamento.

Una visione integrata del benessere

Trovo particolarmente interessante come questo studio confermi scientificamente principi che in osteopatia consideriamo fondamentali: il corpo possiede una saggezza intrinseca, ma questa saggezza non è sempre immediatamente accessibile alla coscienza. La ricerca mostra che esistono filtri e interpretazioni che mediano la nostra percezione interna.

Questo non diminuisce l’importanza dell’ascolto corporeo; al contrario, ci ricorda che è un’abilità che può e deve essere coltivata con pazienza e metodo.

Verso una pratica più consapevole

La metodologia HRD apre nuove possibilità per valutare in modo più oggettivo i miglioramenti nella consapevolezza corporea dei nostri pazienti. Se oggi ci basiamo principalmente su report soggettivi, domani potremmo avere strumenti più precisi per monitorare i progressi nell’educazione interocettiva.

Ritengo che questa ricerca rappresenti un ponte importante tra neuroscienze moderne e pratiche manuali tradizionali, offrendo una base scientifica solida per comprendere fenomeni che osserviamo quotidianamente nella nostra pratica. La strada verso una medicina sempre più personalizzata e consapevole passa anche attraverso la comprensione profonda di come percepiamo il nostro mondo interno.

Alessandro Bia D.O.

Attribuzione & Licenza — Traduzione e adattamento da: Nicolas Legrand et al., “The heart rate discrimination task: A psychophysical method to estimate the accuracy and precision of interoceptive beliefs”, Biological Psychology, 168 (2022) 108239. Licenza: CC BY 4.0. Modifiche apportate: traduzione, titoli e sintesi.

Disclaimer — Contenuto a fini informativi/divulgativi: non sostituisce valutazione o indicazioni di un professionista sanitario.

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