L’importanza del trattamento osteopatico precoce nei neonati con difficoltà di suzione e disturbi gastrointestinali
L’importanza del trattamento osteopatico precoce nei neonati con difficoltà di suzione e disturbi gastrointestinali
Un approccio integrato per il benessere del neonato e il supporto all’allattamento

I primi mesi di vita rappresentano una fase estremamente delicata e cruciale nello sviluppo di un neonato. In questo periodo, l’organismo del bambino si adatta alla vita extrauterina e affronta una serie di sfide fisiologiche, tra cui l’alimentazione, la regolazione digestiva, la respirazione e l’elaborazione degli stimoli sensoriali. Tra le difficoltà più comuni che possono emergere, troviamo la suzione disorganizzata, il rigurgito, il reflusso gastroesofageo, le coliche gassose e la stitichezza.
Molti di questi disturbi, spesso considerati “normali” o “transitori”, possono in realtà derivare da tensioni meccaniche o funzionali che ostacolano il corretto svolgimento di funzioni vitali come la nutrizione e la digestione. L’osteopatia pediatrica, attraverso un approccio dolce e rispettoso, si propone come un valido strumento di prevenzione e trattamento, intervenendo precocemente per migliorare il comfort del neonato e favorire uno sviluppo più armonioso.
Suzione e allattamento: un meccanismo complesso
Allattare non è un gesto semplice, soprattutto nei primissimi giorni di vita. La suzione è una funzione neuromotoria sofisticata che richiede la perfetta coordinazione tra la muscolatura orofacciale (lingua, guance, mandibola), la muscolatura cervicale e respiratoria, i nervi cranici (in particolare il trigemino, il facciale, il glossofaringeo e il vago), e una buona funzionalità del sistema nervoso centrale e periferico.
Per attaccarsi correttamente al seno o al biberon, il neonato deve riuscire a:
- aprire bene la bocca,
- estroflettere e sollevare correttamente la lingua,
- creare un sigillo labiale efficace,
- coordinare suzione, deglutizione e respirazione.
Tutto ciò richiede libertà di movimento articolare, assenza di tensioni e un buon tono muscolare. Tuttavia, in presenza di compressioni cranio-cervicali (ad esempio a livello dell’occipite o delle prime vertebre cervicali), questo meccanismo può risultare alterato.
Tensioni posturali e parto: una possibile origine dei disturbi
Durante il parto, il neonato attraversa il canale del parto subendo pressioni e compressioni fisiologiche. Tuttavia, quando il travaglio è molto lungo o molto rapido, o, come spesso accade assistito (ad esempio se si ricorre all’uso di ventosa ), possono insorgere delle disfunzioni meccaniche a carico del cranio e della colonna cervicale. In particolare, la base del cranio (che comprende l’occipite e le articolazioni occipito-cervicali) è un’area chiave, poiché da qui passano importanti strutture nervose, tra cui il nervo vago (X nervo cranico), il principale regolatore del sistema parasimpatico e della funzionalità digestiva. Tensioni in questa regione possono influenzare ad esempio la motilità e la sensibilità del tratto gastrointestinale (con coliche, rigurgiti o rallentato svuotamento gastrico); il tono della lingua e della faringe (compromettendo la suzione); la capacità di coordinare suzione e respirazione oltre che la qualità del sonno e il rilassamento generale del neonato.
Anche tensioni mandibolari o palatine, causate da compressioni o posizioni intrauterine scorrette, possono limitare i movimenti della lingua e rendere difficoltosa la presa del capezzolo, provocando frustrazione sia nel bambino che nella madre.
Suzione inefficace: conseguenze digestive e comportamentali
Quando un neonato non riesce a creare una suzione efficace, il latte può non essere assunto in modo ottimale. Questo può portare a:
- ingestione di aria (aerofagia), che si accumula nello stomaco e nell’intestino, causando gonfiore, irritabilità e coliche;
- frequenti interruzioni durante la poppata, che affaticano il bambino e aumentano lo stress;
- rischio per la madre di perdita del latte e necessità di ricorrere ad allattamento artificiale
- difficoltà di crescita o scarso aumento ponderale;
- rigurgiti ripetuti o sintomi di reflusso gastroesofageo;
- poppate molto frequenti ma poco soddisfacenti (alimentazione “a richiesta” continua, con scarsa efficienza)
Inoltre, un attacco scorretto al seno può causare dolore alla madre, ragadi e frustrazione, compromettendo l’allattamento al seno e la relazione madre-figlio.
Il trattamento osteopatico precoce: in cosa consiste?
L’osteopatia pediatrica è una disciplina che si avvale di tecniche manuali delicate per valutare e trattare disfunzioni di mobilità e tensioni che possono ostacolare il benessere del neonato. Il trattamento si basa su un’attenta osservazione posturale, una valutazione palpatoria dei tessuti e delle articolazioni, e su manovre non invasive che stimolano l’equilibrio fisiologico del corpo.
Nel caso di neonati con difficoltà di suzione e disturbi digestivi, l’osteopata può lavorare sulla mobilità della base cranica e delle ossa craniche (come occipite, temporali, palatini, mandibola); riequilibrare le tensioni cervicali e toraciche che possono limitare la funzionalità del diaframma e dei muscoli respiratori; migliorare la motilità del pavimento buccale e della lingua; favorire il rilassamento del sistema nervoso autonomo (in particolare del vago), migliorando il tono digestivo e la peristalsi intestinale; supportare la simmetria posturale, fondamentale nei primi mesi per lo sviluppo motorio e la regolazione neurovegetativa.
Un approccio integrato e multidisciplinare
Il trattamento osteopatico si integra perfettamente in un approccio multidisciplinare e quando necessario, l’osteopata collabora con pediatri, per escludere patologie organiche o metaboliche; ostetriche e consulenti dell’allattamento e anche logopedisti o fisioterapisti, nei casi di alterazioni neuromotorie o disfunzioni orali evidenti
Quando intervenire?
L’intervento precoce è fondamentale: nei primi giorni o settimane di vita, il sistema neuro-muscolare è altamente plastico e risponde rapidamente agli stimoli correttivi. Un neonato trattato precocemente può evitare la cronicizzazione dei disturbi, migliorare il rapporto con l’allattamento e sviluppare un miglior equilibrio posturale e digestivo. Anche solo 1-2 sedute possono avere un impatto significativo, soprattutto se integrate in un percorso di osservazione globale del bambino.
Conclusioni
Il trattamento osteopatico tempestivo rappresenta una preziosa opportunità di supporto per i neonati che presentano difficoltà di suzione, alimentazione e disturbi gastrointestinali. L’approccio dolce e rispettoso dell’osteopatia consente di individuare e correggere precocemente disfunzioni che, se non trattate, possono condizionare negativamente lo sviluppo del bambino e la serenità familiare.
In una visione integrata della salute, in cui ogni professionista mette le proprie competenze a servizio del benessere globale, l’osteopatia pediatrica si afferma sempre più come un alleato concreto e scientificamente fondato. Intervenire presto significa offrire al neonato le migliori condizioni per crescere sano, armonioso e in equilibrio con sé stesso e con l’ambiente che lo accoglie.
Riferimenti bibliografici
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IRENE VECCHI D.O.