DOLORI ARTICOLARI: COME RITROVARE IL BENESSERE CON L’OSTEOPATIA
DOLORI ARTICOLARI: COME RITROVARE IL BENESSERE CON L’OSTEOPATIA

I dolori articolari sono dolori che interessano le articolazioni (le giunzioni tra le ossa).
Possono comparire come una fitta al ginocchio quando scendi le scale, una spalla rigida al risveglio o un’anca che “tira” dopo molte ore seduti.
Di solito non c’è una sola causa: postura, stress, vecchi traumi, carichi di lavoro, qualità del sonno e livello di allenamento influenzano sia il movimento delle articolazioni sia il modo in cui il sistema nervoso percepisce il dolore.
Il dolore articolare nasce quando l’articolazione o i tessuti vicini (capsula, legamenti, muscoli, fascia) sono irritati o sovraccaricati.
Possiamo distinguere:
- Dolore meccanico: peggiora con il movimento o con il carico e tende a migliorare con il riposo.
- Dolore infiammatorio: presente anche a riposo, con rigidità marcata al mattino e possibile calore/gonfiore.
Autoverifica in 3 punti
✓ Rigidità < 30’ vs > 60’
✓ Dolore che peggiora con l’uso vs anche a riposo/notte
✓ Calore/gonfiore: no vs sì
Esempi rapidi: ginocchio che duole scendendo le scale = meccanico; mani gonfie e calde al mattino = infiammatorio.
Che cos’è l’artrosi (osteoartrosi)
L’artrosi è una malattia degenerativa dell’articolazione: con il tempo si alterano i suoi componenti principali — cartilagine, osso subcondrale (l’osso subito sotto la cartilagine), capsula e sinovia (la membrana interna che produce il liquido sinoviale). L’articolazione diventa meno “scorrevole”, più rigida e dolorante, soprattutto quando la si usa a lungo.
Fisiopatologia, in breve
- La cartilagine è un rivestimento liscio che funziona come un cuscinetto. Le sue cellule, i condrociti, con l’età e con carichi ripetuti mantengono peggio la matrice: questa si assottiglia e può “sfilacciarsi”.
- L’osso subcondrale reagisce diventando più denso (sclerosi); possono comparire piccole cavità (geodi) e piccole escrescenze ai margini chiamate osteofiti: sono tentativi di stabilizzazione.
- La sinovia può infiammarsi a basso grado (non è un’infiammazione intensa), contribuendo a rigidità e dolore.
- Il dolore nasce da strutture innervate (capsula, legamenti, osso) e da una maggiore sensibilità dei recettori quando l’articolazione è sovraccaricata.
Dove colpisce più spesso
Ginocchia, anche, colonna vertebrale, base del pollice, articolazioni terminali delle dita.
Che cos’è l’artrite (infiammatoria)
Con artrite si indica un gruppo di malattie in cui l’infiammazione dell’articolazione è primaria e spesso sostenuta dal sistema immunitario. La più nota è l’artrite reumatoide, ma esistono anche le spondiloartriti, l’artrite psoriasica, le artriti microcristalline (come la gotta e la condrocalcinosi) e le forme infettive.
Fisiopatologia, in breve
- Nelle forme autoimmuni (es. artrite reumatoide) il sistema immunitario attacca per errore la sinovia. Questa si ispessisce e produce sostanze infiammatorie che consumano la cartilagine e possono erodere l’osso ai margini (si parla di pannus).
- L’infiammazione può essere sistemica: oltre alle articolazioni può comparire stanchezza, febbricola e, in alcuni casi, coinvolgimento di pelle, occhi o polmoni.
- Nelle artriti microcristalline, cristalli (urato nella gotta, pirofosfato nella condrocalcinosi) scatenano attacchi acuti molto dolorosi.
- Nelle artriti infettive, un germe dentro l’articolazione provoca un’infiammazione intensa: è un’urgenza medica.
Artrosi e artrite: come distinguerle nella pratica
| Aspetto | Artrosi | Artrite (es. reumatoide) |
| Tipo di dolore | Meccanico: aumenta con il carico/uso, migliora col riposo | Infiammatorio: presente anche a riposo/notte; muoversi può dare sollievo |
| Rigidità mattutina | Breve (di solito < 30 minuti) | Prolungata (spesso > 60 minuti) |
| Gonfiore/calore | Modesti, raramente calore evidente | Gonfiore caldo, arrossato, dolorabile |
| Distribuzione | Ginocchio, anca, colonna, base del pollice, dita terminali | Piccole articolazioni di mani/piedi, polsi; spesso simmetrica |
| Sintomi generali | Assenti | Possibili: stanchezza, febbricola |
| Evoluzione | Lenta, a fasi | Può essere rapida se non trattata; rischio di danno strutturale |
Ricorda: artrosi e artrite possono coesistere in persone diverse o nella stessa persona in articolazioni differenti. La diagnosi precisa spetta al medico.
Fattori di rischio principali
Artrosi: età, sesso femminile dopo la menopausa, sovrappeso/obesità, malallineamenti articolari, lavori o sport ripetitivi, traumi, familiarità.
Artrite: predisposizione genetica, fumo (per alcune forme), psoriasi o altre condizioni immuno‑mediate, alcune infezioni; talvolta non c’è un fattore chiaro.
Osteopatia e problemi articolari (focus terza età)
L’osteopatia è una disciplina manuale che affianca i percorsi medici e fisioterapici. In ambito osteopatico si usa il termine “energia vitale” per indicare la capacità naturale del corpo di autoregolarsi e ripararsi quando si rimuovono ostacoli funzionali (rigidità, restrizioni di movimento, pattern respiratorio non ottimale).
Cosa fa l’osteopata
- Utilizza tecniche articolari dolci per migliorare lo “scorrimento” dell’articolazione.
- Lavora sui tessuti (miofasciali) per ridurre tensioni e favorire il rilassamento.
- Può integrare approcci craniosacrali e viscerali quando indicato e concordato con il paziente.
La “legge dell’arteria” (A. T. Still) Secondo la tradizione osteopatica, una buona circolazione dei liquidi (sanguigni, linfatici, sinoviali) è fondamentale per la salute dei tessuti. Per questo l’osteopata dedica attenzione a gabbia toracica, diaframma e aree periferiche: migliorandone la mobilità si può favorire un migliore apporto e drenaggio dei tessuti.
Ponendo l’attenzione su tutto il sistema fasciale, sul corretto drenaggio linfatico, sul corretto apporto di nutrienti attraverso la circolazione sanguigna e andando a ripristinare quella che noi chiamiamo “energia vitale” induciamo una risposta di autoregolazione e autoguarigione nel paziente che determinerà una diminuzione della sintomatologia e un miglioramento della qualità di vita.
Quali benefici attesi
- Riduzione della sensazione di rigidità e del dolore percepito.
- Maggiore comfort nei movimenti quotidiani (alzarsi, camminare, vestirsi).
- Supporto al sonno e alla gestione dello stress.
Approccio nell’anziano:
Sedute brevi, stimoli dosati, indicazioni semplici per integrare micro‑movimenti ed esercizi leggeri a casa.
L’osteopatia si propone come supporto complementare — insieme a educazione al movimento, attività fisica adattata e, quando necessario, terapia medica — per migliorare qualità di vita, fiducia nel muoversi e gestione del dolore nelle problematiche articolari legate all’età.
Al prossimo articolo!!!
Simone Fronzuti D.O.