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STRESS: parola spesso usata ma poco compresa

STRESS: parola spesso usata ma poco compresa

Scopri cosa succede al tuo corpo quando vivi in modalità “sopravvivenza”!

Se ti capita di sentirti teso senza motivo, con il cuore che corre, la pancia dura o la mente che non si spegne.. oggi potresti fare un passo in più verso la consapevolezza!

Perché.. testa piena, respiro corto costante, gonfiore, pancia contratta e difficoltà digestive potrebbero non essere solo causate dalla semplice stanchezza, ma da una situazione di stress vera e propria.

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Cosa significa davvero “stress”?

Lo stress è una risposta fisiologica naturale e antica.
Serve a mettere il corpo in allerta quando percepisce un pericolo.

✅ In breve:

  • L’ipotalamo invia un segnale all’ipofisi
  • L’ipofisi stimola le surrenali, che rilasciano cortisolo
  • Il corpo si prepara alla lotta o alla fuga

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Questo è l’asse HPA.

Una risposta utile… se devi scappare da un predatore.
Ma oggi viviamo sotto stress cronico: traffico, ritmi lavorativi, notifiche continue, relazioni tese, mancanza di riposo.

E il corpo, poverino, non distingue un leone da una riunione su Zoom.

Perché tutto questo?

Il nostro sistema nervoso è un fitta e complessa rete di segnali elettrici e reazioni chimiche ma, purtroppo, non è in grado di discriminare che tipo di situazione ci stia causando un’alterazione emotiva e, quindi, calibrare l’intensità della risposta stressogena. Metaforicamente parlando, potremmo immaginare il nostro sistema nervoso come un impianto di illuminazione. Oggi esistono impianti di illuminazione che hanno interruttori in grado di modulare l’intensità di una stessa lampadina, in modo da creare sia luce soffusa che luce intensa. Questo è esattamente quello che il nostro sistema NON riesce a fare; per lui o c’è buio o c’è luce a giorno. Da questo ne deriva, talvolta, al giorno d’oggi molto spesso, una sproporzionata reazione anche per situazioni banali.

Come si manifesta davvero lo stress?

Lo stress non si vede, ma si sente. Ecco alcuni segnali comuni:

  • tensione muscolare (collo, spalle, mandibola)
  • respiro corto o superficiale
  • ansia, nervosismo ma anche eccessiva sonnolenza
  • alterazioni del battito cardiaco, sia durante attività che a riposo
  • alterazioni digestive, colon irritabile, gastrite e reflusso
  • fame nervosa o mancanza totale di appetito
  • mente “che non si spegne mai”
  • disturbi del sonno, risvegli notturni
  • craving alimentare
  • alterazioni immunitarie
  • ecc..

“Lo stress non è solo nella testa. È nel respiro, nei muscoli, nel microbiota e nella tua capacità di recuperare.”

Come può essere possibile che “uno stesso problema” generi sintomi così contrastanti?         Per esempio ansia in contrapposizione a sonnolenza.. sembra una cosa senza senso!

Clinicamente ci sono vari “stadi” di STRESS, ognuno con caratteristiche peculiari e differenze molto importanti che necessitano della appropriata interpretazione e di conseguenza di una giusta proposta terapeutica. Doveroso sottolineare che una non appropriata comprensione del quadro clinico, con relativa terapia “standardizzata”, potrebbe risultare non solo NON efficace, ma gravemente controproducente e talvolta persino pericolosa.

 Ecco, ora capiamo inequivocabilmente che la soluzione universale non esiste!

Cosa fa lo stress al corpo? (anche se non lo senti)

Diciamo che le implicazioni che l’asse dello stress ha sul corpo sono davvero tante e risulta indubbiamente troppo semplificativo fare un mero elenco di azioni. Gli ormoni non lavorano mai da soli. Quando uno cambia, anche gli altri si adattano, in un effetto domino che può alterare tutto il ritmo del corpo, giorno e notte.

Per definizione l’asse dello stress, abbiamo detto, è quell’insieme di eventi, elettrici e chimici, che ha come obiettivo quello di preparare il corpo a gestire situazioni fisicamente e/o mentalmente impegnative (teniamo a mente l’esempio di un uomo che deve scappare da un leone), quindi proviamo comunque a delineare alcuni dei tanti effetti che questo asse genera:

  • mobilizzazione delle riserve energetiche  questo genera un rialzo della glicemia e non solo
  • blocco di tutti quei meccanismi che non sono utili al fine della sopravvivenza (la digestione per esempio)
  • alterazione del ph tissutale
  • alterazione della frequenza cardiaca e della pressione (perché il sistema cardiovascolare deve essere pronto ad uno “sforzo”)
  • rilascio di neurotrasmettitori eccitatori (perché i muscoli ed il cervello devono essere pronti e reattivi)

La situazione che si viene a delineare potremmo paragonarla a quella di una macchina da corsa tenuta sempre con il “gas a manetta”. Il motore, cioè il corpo, non ha mai possibilità di respirare e recuperare, mentre invece il consumo di carburante è alle stelle. Nel corpo umano il carburante è rappresentato da:

  • macro-nutrienti come carboidrati, proteine e grassi
  • micro-nutrienti che fungono da cofattori enzimatici, ovvero molecole indispensabili al fine di permettere le reazioni chimiche all’interno del corpo
  • neurotrasmettitori, ovvero sostanze chimiche particolari che servono per trasmettere informazioni

E quindi?

L’asse HPA tiene il corpo in modalità massima prestazione. Ma a quale costo?

Il carburante – fatto di macro e micronutrienti, neurotrasmettitori, riserve – viene bruciato costantemente. E sì, può finire.

Quando finisce, il corpo comincia a rallentare, a proteggersi. Nascono stanchezza cronica, disturbi digestivi, tensioni inspiegabili, fame nervosa.

Ma la domanda è:

👉 come fai davvero il pieno?

👉 Come riconosci i segnali prima del blackout?

👉 E cosa succede quando lo stress tocca anche intestino, postura, immunità?

Se pensi che queste informazioni ti siano utili, non perderti i prossimi articoli.

Parleremo di come lo stress cambia il tuo modo di digerire, dormire, pensare… e di cosa puoi fare per tornare a funzionare davvero.

Luca Gibellini, Dottore in Osteopatia, Biologo e Nutrizionista.

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