Iscriviti alla membership per leggere tutti i contenuti bloccati

Blog

Malattia da Reflusso Gastroesofageo (MRGE): una visione integrata tra corpo e mente

Malattia da Reflusso Gastroesofageo (MRGE): una visione integrata tra corpo e mente

ChatGPT Image 3 ott 2025 16 43 29 -

Introduzione

Per comprendere meglio la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è utile prendere in considerazione i più recenti studi in neurofisiologia, psicologia ed endocrino-immunologia. Queste discipline ci indicano che il corpo e la mente sono intimamente collegati da una rete di messaggi biochimici e nervosi che coinvolgono ogni parte dell’organismo: il cosiddetto asse intestino-cervello (GBA).

Questo principio era già alla base delle antiche medicine tradizionali, come quella cinese, vedica indiana o greca.


Cos’è la MRGE

La malattia da reflusso gastroesofageo è la più frequente patologia del tratto digestivo superiore, causata dal passaggio retrogrado del contenuto gastrico in esofago.

  • Colpisce circa il 20% della popolazione
  • Sintomi principali: bruciore gastrico, rigurgito, dolore toracico
  • Sintomi extra-esofagei: tosse, laringite, asma, disfonia, sinusite

Il ruolo del cardias

Lo sfintere esofageo inferiore (cardias) è la prima difesa contro la secrezione acida gastrica.
La secrezione è un processo continuo e complesso, regolato da fattori ormonali, che ha lo scopo di frammentare e sterilizzare il cibo.

Alcuni alimenti possono ridurre il tono del cardias, causando il reflusso:

  • Cioccolato
  • Aglio
  • Menta

L’asse intestino-cervello (GBA)

L’asse intestino-cervello è un sistema di comunicazione bidirezionale tra microbiota-intestino e sistema nervoso centrale (SNC).

Strutture coinvolte

  • Sistema limbico: memoria e risposte emotive
  • Ipofisi: integra segnali di stress, coinvolgendo il sistema endocrino

Vie di comunicazione

  • Vie efferenti del sistema nervoso autonomo (SNA)
  • Asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA)

I segnali di stress psicologico influenzano:

  • la motilità gastroesofagea
  • la produzione di ormoni ed enzimi gastrici

Implicazioni cliniche

  • Alterazione della motilità gastroesofagea = ruolo centrale nella MRGE
  • Il SNC può a sua volta essere influenzato da:
    • segnali afferenti del SNA
    • segnali ormonali

Una metanalisi del 2022 ha evidenziato una correlazione bidirezionale tra disturbo da depressione maggiore e MRGE, con probabile relazione causa-effetto.


Fattori che influenzano la MRGE

  • Dieta
  • Infiammazione
  • Alterazioni del microbiota

Questi fattori agiscono sull’asse neuroendocrino e possono modificare la percezione dei sintomi.


La componente psicosomatica

Studi norvegesi hanno dimostrato che:

  • Il rischio di reflusso aumenta nei soggetti con ansia, depressione o sindrome ansioso-depressiva.
  • Una seconda ricerca ha evidenziato il legame tra reflusso e pressioni lavorative, scarso controllo sul proprio operato e insoddisfazione personale.

Interpretazione psicosomatica

Il reflusso è un processo dal basso verso l’alto, opposto a quello digestivo. Può rappresentare un limite psicologico o esistenziale:

“Qualcosa non riusciamo più a digerire nella nostra vita.”

Questa visione apre a un’interpretazione psicologica del sintomo, da adattare alla storia individuale.


Approccio terapeutico integrato

I rimedi più efficaci tengono conto della sinergia tra corpo, sistema endocrino e psiche.

1. Origine alimentare o fisica

Dopo aver corretto l’alimentazione, si possono introdurre:

  • Rimedi di sostegno al fegato: rafano, alburno di tiglio
  • Piante antinfiammatorie intestinali: Boswellia, Vaccinium vitis idaea, clorofilla
  • Enzimi digestivi

2. Origine psico-emotiva

Si consigliano rimedi di supporto alla persona, ad esempio:

  • Fiori di Bach
  • Preparati che favoriscano l’elaborazione di disagi e aspetti irrisolti

Conclusioni

  • Il sintomo è una richiesta di attenzione: quando un aspetto fisico o psicologico non viene compreso, può emergere attraverso manifestazioni spiacevoli.
  • Nelle tradizioni antiche la soppressione del sintomo non è mai la via preferita: ciò che viene ignorato riemerge altrove con maggior forza.
  • Il punto di partenza è capire la causa del sintomo e il motivo per cui quel soggetto lo esprime.

Un aspetto centrale è la responsabilità attiva del paziente: il fitoterapeuta, il nutrizionista o lo psicoterapeuta possono aiutare, ma il percorso di guarigione richiede la partecipazione consapevole della persona.

Bibliografia

  1. Zhu, Y., Pandol, S. J., & Ji, B. (2022). Bidirectional Association Between Major Depressive Disorder and Gastroesophageal Reflux Disease: A Systematic Review and Meta-Analysis. Journal of Psychosomatic Research, 158, 110930.
  2. Nilsson, M., Johnsen, R., Ye, W., Hveem, K., & Lagergren, J. (2002). Lifestyle related risk factors in the aetiology of gastro-oesophageal reflux. Gut, 51(3), 374–379.
  3. Hveem, K., & Svebak, S. (1999). The role of psychological and psychosocial factors in gastroesophageal reflux disease: A population-based study in Norway. Scandinavian Journal of Gastroenterology, 34(8), 758–764.
  4. Farre, R., & Tack, J. (2019). Food and gastroesophageal reflux disease. Current Opinion in Clinical Nutrition & Metabolic Care, 22(6), 393–398.
  5. Mayer, E. A., Tillisch, K., & Gupta, A. (2015). Gut/brain axis and the microbiota. Journal of Clinical Investigation, 125(3), 926–938.




D.ssa Ilaria Pezziga erborista, D.ssa Erica Rosati biologa nutrizionista, D.ssa Ilaria Rosati psicologa, Dott. Matteo Canetti biologo nutrizionista.

Quanto è stato utile questo post?

Clicca su una stella per valutarla!

Voto medio / 5. Conteggio dei voti:

Nessun voto finora! Sii il primo a valutare questo post.