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Cistite: cosa mangiare e quali rimedi naturali scegliere

Cistite: cosa mangiare e quali rimedi naturali scegliere

ChatGPT Image 3 ott 2025 16 07 06 -

Le infezioni del tratto uro-genitale (UTI) sono un insieme di patologie infettive a carico di uretra, prostata, vescica o reni.

Cistiti

Le cistiti, che interessano la vescica, sono dovute alla presenza del microrganismo patogeno che è riuscito a superare le normali difese dell’organismo. Esse colpiscono più frequentemente le donne, poiché la conformazione anatomica dell’uretra femminile è molto più breve rispetto a quella maschile. Vi sono altre condizioni per le quali il rischio di infezione è maggiore:

  • Menopausa
  • Gravidanza
  • Diabete mellito di tipo 2
  • Uso di farmaci antiepilettici
  • Depressione

Il rischio per UTI è nove volte maggiore in donne con sindrome ansioso-depressiva o psicosi. Infatti, l’alterazione del microbiota intestinale osservato in concomitanza di cistiti è simile alla disbiosi associata a depressione o stati d’ansia.

Connessione tra Apparato Uro-Genitale e Intestino

A prima vista, l’apparato uro-genitale e l’intestino non sembrano collegati. In realtà, essi sono fisicamente vicini, tanto che una perturbazione del microbiota intestinale può avere conseguenze anche su quello vaginale o vescicale.

L’intestino è reservoir dei patogeni che tipicamente causano UTI, come Candida ed Escherichia coli. Quello che rende più suscettibile ad una infezione del tratto urogenitale non è tanto la quantità di questi microrganismi presenti a livello intestinale, quanto una disbiosi intestinale che permette ai patogeni di essere più aggressivi.

Il Ruolo del Butirrato

Tra i cambiamenti a carico del microbiota intestinale, il calo della produzione di butirrato, una sostanza prodotta dai batteri “buoni”, è ciò che impatta maggiormente in maniera negativa. Quando la concentrazione nel lume intestinale di butirrato cala, l’infiammazione intestinale aumenta e la risposta immunitaria si riduce. Questo porta alcuni microrganismi, come Escherichia coli (tipico del microbiota intestinale) e Candida albicans, a diventare più infettivi.

Quindi, nel momento in cui uno o più stimoli stressogeni inducono una disbiosi intestinale, si diventa più suscettibili a infezioni sia fungine che batteriche.

Strategia Nutrizionale

La strategia nutrizionale sarà finalizzata alla riduzione dell’infiammazione intestinale e al ripristino di quelle specie batteriche che producono acidi grassi a corta catena (SCFA), in particolare butirrato. In generale, viene consigliata un’alimentazione “whole-food plant-based”, ovvero un’alimentazione incentrata su alimenti poco lavorati, ricchi di fibre e polifenoli, come può essere la Dieta Mediterranea.

Alimenti da Ridurre

  • Alimenti “processati”
  • Bevande zuccherate
  • Dolci
  • Carni processate

Importanti saranno anche gli alimenti fermentati, come yogurt, kefir e verdure latto-fermentate, che apporteranno microrganismi positivi per il nostro intestino.

Alimenti da Evitare

I sintomi dell’irritazione della vescica possono essere aggravati da:

  • Caffeina
  • Alcool
  • Spezie calde
  • Aspartame
  • Cioccolato
  • Cibi ricchi di potassio, come banane e arance

Erboristeria a Supporto

Per quanto riguarda la parte erboristica, intesa come integrazione a supporto dei sintomi sopraindicati, è opportuno fare una riflessione.

Metodologia Antica

Anticamente, per capire l’utilizzo e l’azione di piante e erbe medicinali sull’organismo umano, i nostri avi si basavano sullo studio e l’osservazione attenta della vita, delle strategie e dei comportamenti assunti dal vegetale oggetto di studio.

Alcune delle piante più utili nel caso di infiammazioni del tratto urinario appartengono alla famiglia delle Ericaceae, fra le quali:

  • Erica (Calluna vulgaris (L.) Hull)
  • Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi (L.) Spreng)
  • Corbezzolo (Arbutus unedo L.)
  • Mirtillo rosso (Vaccinium vitis idaea L.)

Il terreno e l’habitat prediletto da questa famiglia botanica sono i luoghi montani e sub-montani, solitamente terreni silicei a superficie acidificata, zone degradate negli strati superficiali del suolo, come può esserlo la brughiera. La presenza di queste piante indica in genere povertà di terreno, ne è un buon esempio l’Erica che colonizza suoli angusti dove la competizione con altre piante è ridotta.

La Leggenda dell’Uva Ursina

Una delle storie più famose legate all’Uva ursina è la leggenda medievale che narra della possibile origine del nome comune della pianta e al contempo ne descrive la vera natura e proprietà.

La storia racconta di un monaco eremita che, inseguito da un orso famelico, trovò rifugio in una grotta. Il monaco, impaurito, si stava già preoccupando di come riuscire ad uscire dalla grotta senza incorrere nella furia dell’orso, quando si accorse che l’animale era stato attratto da un cespuglio di Uva ursina carico di bacche: goloso, si fermò a cibarsene, distraendosi dal monaco che in questo modo poté salvarsi.

L’interpretazione simbolica dei vari personaggi della storia ci indica che le pulsioni fisiche potenzialmente aggressive e insidiose, rappresentate dall’orso, vengono tenute a bada dalla pianta che le ferma dal loro infuriare.

Composizione Chimica delle Ericaceae

I moderni studi scientifici hanno poi confermato che le piante della famiglia delle Ericaceae contengono innumerevoli principi attivi, di cui un importante glucoside, l’arbutina (il nome deriva dal Corbezzolo: Arbutus unedo), che, una volta assorbito dall’intestino e idrolizzato in idrochinone, possiede proprietà antisettiche e batteriostatiche nei confronti di Escherichia coli, Proteus vulgaris e Staphylococcus aureus, evitando il proliferare di questi batteri.

Aspetto Psicosomatico

Anche dal punto di vista psicosomatico, ci si riferisce alle emozioni, principalmente rabbia, collera e paura, per interpretare i sintomi legati al sistema urogenitale.

La Vescica e le Emozioni

La vescica immagazzina ed elimina i liquidi organici carichi di tossine che le vengono inviate dai reni per evitare intossicazioni. Analogamente, le malattie della vescica indicano la difficoltà a scaricare antiche convinzioni, vecchie abitudini o memorie che intossicano la nostra mente come le tossine fanno per il corpo.

Le malattie del sistema urinario indicano generalmente resistenze ai cambiamenti della vita, paura della morte o di malattie gravi, e rigidità sulle proprie convinzioni. Per esempio, i calcoli renali si formano più facilmente quando si ha paura di perdere qualcosa.

Cistite e Psiche

Le caratteristiche psicologiche delle persone affette da cistite sono caratterizzate dalla difficoltà a lasciare scorrere gli eventi della vita, soprattutto quelli che non rispondono alle aspettative. Sono persone che amano tenere il controllo delle situazioni e fanno fatica a delegare. L’acqua non scorre e la rabbia per soprusi o invadenze subite, brucia.

La cistite indica in alcuni casi un conflitto emotivo legato all’invasione del proprio territorio. Come gli animali marcano il proprio territorio con l’urina, così l’uomo, invaso nel proprio spazio personale, trova difficile marcarlo. Questo può accadere per una convivenza forzata, per la violazione della propria abitazione da ladri o per il mancato riconoscimento dei propri bisogni o ruoli.

Conclusioni

La visione integrata tra nutrizione, psicologia e scienze erboristiche fornisce non solo un percorso terapeutico, ma anche un corretto approccio a sane abitudini di vita, in grado di prevenire il più possibile la ricaduta o la recrudescenza del problema.




D.ssa Ilaria Pezziga erborista, D.ssa Erica Rosati biologa nutrizionista, D.ssa Ilaria Rosati psicologa, Dott. Matteo Canetti biologo nutrizionista.

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