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Low Grade Inflammation (LGI): il ruolo dello stile di vita e dell’attività fisica

Low Grade Inflammation (LGI): il ruolo dello stile di vita e dell’attività fisica

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Infiammazione cronica di basso grado

Com’è noto l’infiammazione è la risposta adattativa del nostro corpo quando siamo in presenza di un danno dovuto ad agenti lesivi di varia natura, quindi un meccanismo di difesa del nostro organismo che tenta di autoripararsi. Può essere acuta, risolversi in tempi rapidi oppure durare nel tempo ma siamo abituati a riconoscere uno stato infiammatorio e perlopiù sappiamo come affrontarlo, quantomeno rivolgendoci al medico.

Una consistente percentuale di persone soffre però, più o meno consapevolmente, di quella che viene definita infiammazione cronica di basso grado (o LGI – Low Grade Inflammation), una condizione differente e di più complessa definizione.


Ricerca scientifica e definizione

Intorno a questo argomento la ricerca è ancora molto attiva e l’interesse scientifico molto elevato. Intanto possiamo descriverla come infiammazione sistemica tendente alla cronicizzazione, che si contraddistingue per la combinazione di sintomi fastidiosi (a volte molto fastidiosi) ma non invalidanti, di non facile soluzione, che interferiscono con il nostro benessere.


Sintomi più diffusi

Alcuni dei sintomi più comuni sono:

  • Disturbi del sonno (insonnia, risvegli…)
  • Problemi del tratto gastrointestinale (bruciore, gonfiore, colon irritabile…)
  • Disturbi dell’umore
  • Dolori articolari

È intuitivo comprendere come questi sintomi si influenzino a vicenda autoalimentandosi. È interessante osservare come si sia creato consenso tra i professionisti della salute – siano essi fisioterapisti, alimentaristi o psicologi – nel considerare la LGI un fattore di rischio per la salute psicofisica nel lungo termine e predittiva di una terza età più complicata.


Cause principali

È difficile riassumere le ragioni di questo disturbo in una sola parola, poiché si tratta di un mosaico composto da tante tessere. Tuttavia, possiamo trovarne una sintesi parlando di stile di vita.

L’infiammazione cronica di basso grado sembra infatti essere il prodotto di:

  • Errate abitudini alimentari
  • Ritmi di vita disordinati
  • Posture scorrette o dannose
  • Tensioni emotive
  • Elementi stressogeni protratti nel tempo

Le linee guida suggeriscono pertanto di intervenire sul proprio stile di vita con fiducia, convinzione e costanza, curando:

  • L’alimentazione
  • Lo stimolo adeguato del sistema nervoso
  • La cura della propria emotività
  • L’allenamento fisico

Ruolo dell’esercizio fisico

L’esercizio fisico entra a pieno titolo nel menù delle azioni di cura consigliate – o addirittura prescritte – per rispondere alla LGI.

Come il movimento sostiene i processi anti-infiammatori

  • Allungamento muscolare e respirazione
    Inviando al cervello segnali di allentamento della tensione e facilitando il rilassamento.

Il cervello non è soltanto l’inviante di messaggi verso il corpo, ma anche il recettore di input da esso provenienti.

  • Sforzo aerobico
    Che ci fa sentire il “piacere della fatica” e mette in circolo sostanze endogene preziose per il nostro benessere.
  • Potenziamento muscolare
    È dimostrato che a una massa muscolare forte corrisponde un basso grado di infiammazione.

Il contributo del Pilates

Allenamenti di Pilates completi, opportunamente costruiti, possono offrire gli stimoli necessari. Il giusto grado di progressione degli esercizi contribuisce inoltre a rendere il lavoro sfidante e divertente.


Conclusione

Perché in fondo anche divertirsi in modo sano combatte l’infiammazione.


Manuela Poldi, Istruttrice di pilates

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