“TRATTAMENTO OSTEOPATICO PER ANIMALI: COME SI SVOLGE E COSA È IMPORTANTE SAPERE SUL PAZIENTE”
“TRATTAMENTO OSTEOPATICO PER ANIMALI: COME SI SVOLGE E COSA È IMPORTANTE SAPERE SUL PAZIENTE”

Hai mai notato che il tuo cane zoppica senza motivo? O che il tuo cavallo rifiuta comandi che prima eseguiva con facilità? Oppure che il tuo gatto è diventato improvvisamente apatico, ha posture strane o non vuole più giocare come prima? In tutti questi casi, potrebbe essere utile valutare un trattamento osteopatico.
Sempre più proprietari di animali scelgono l’osteopatia per aiutare i loro amici a quattro zampe a ritrovare benessere ed equilibrio: infatti, dopo aver escluso problematiche mediche importanti con il veterinario, l’osteopata può intervenire in modo dolce e mirato.
Ma come funziona davvero una seduta osteopatica per animali? Cosa bisogna sapere prima di iniziare? E quali informazioni sono utili per personalizzare al meglio il trattamento? In questo articolo ti raccontiamo tutto ciò che c’è da sapere su come si svolge un trattamento osteopatico per animali.
Come si svolge una seduta osteopatica per animali
Il trattamento osteopatico per animali si articola in diverse fasi, tutte fondamentali per garantire un intervento sicuro ed efficace. La prima parte della seduta è dedicata alla conoscenza del paziente: l’osteopata raccoglie le informazioni principali come nome, età, razza e motivazione della visita.
1. Anamnesi
Si inizia con un’approfondita anamnesi, suddivisa in remota (storia clinica passata) e recente (stile di vita attuale). È utile sapere se l’animale ha avuto traumi, interventi chirurgici, malattie importanti o patologie ortopediche e neurologiche. Si analizzano anche abitudini quotidiane, tipo di attività svolte, alimentazione, uso di farmaci o integratori e eventuali cambiamenti recenti nella routine. Tutte queste informazioni aiutano l’osteopata a farsi un’idea del quadro generale e delle possibili cause del disagio.
2. Diagnosi differenziale
Prima di intervenire, è essenziale escludere controindicazioni: attraverso test clinici ortopedici, neurologici e viscerali, si verifica che non ci siano problematiche acute o patologie importanti. Se emergono segnali sospetti, l’osteopata può rimandare al veterinario o ad altri specialisti. Questo passaggio garantisce la sicurezza del paziente e il rispetto dei limiti professionali.
3. Valutazione osteopatica
Questa fase comprende l’osservazione statica e dinamica del corpo dell’animale, la palpazione per valutare le tensioni nei tessuti, la funzionalità neurologica e viscerale e l’ascolto del sistema craniosacrale. L’obiettivo è individuare le disfunzioni somatiche che possono alterare il movimento, il comportamento o lo stato di salute generale del paziente.
4. Il trattamento
Una volta raccolti tutti i dati, si passa al trattamento vero e proprio, che consiste in manovre dolci e precise. Ogni animale ha tempi e modalità diverse di accettazione, quindi è importante creare un clima di fiducia e sicurezza: alcuni pazienti reagiscono con calma, altri possono essere più sensibili o difensivi. E’ quindi compito dell’osteopata saper leggere il linguaggio corporeo dell’animale e adattare il proprio intervento: non si lavora solo sul corpo, ma anche sull’emotività e la fiducia dell’animale quindi bisogna passare qualche minuto iniziale insieme, permettere all’animale di ambientarsi e osservare il suo comportamento per far sentire l’animale al sicuro, così che possa affidarsi e ricevere davvero i benefici del trattamento.
L’osteopatia in ambito animale è un approccio rispettoso, profondo e globale, che mette al centro il benessere in tutte le sue sfumature. Non si tratta solo di “rimettere a posto qualcosa”, ma di ascoltare il corpo, comprendere le sue esigenze e favorire un ritorno all’equilibrio. Ogni animale è unico e merita un trattamento su misura. Se il tuo amico a quattro zampe mostra segnali di disagio, considera l’osteopatia come un valido alleato per la sua salute e la sua felicità.
Chiara Ruggeri D.O.
