Menopausa e ritenzione idrica: perché il tuo corpo trattiene più liquidi?
Menopausa e ritenzione idrica: perché il tuo corpo trattiene più liquidi?
Ogni giorno, molte donne si trovano a fare i conti con un corpo che sembra non appartenere più del tutto a loro: gambe pesanti, addome teso, una sensazione di gonfiore che non si spiega solo con ciò che si è mangiato. Se sei in menopausa o ti stai avvicinando a questa fase, sappi che non sei sola. Questi segnali del corpo, spesso frustranti, possono avere una spiegazione ormonale e – fortunatamente – anche delle soluzioni.
Cosa succede agli ormoni?
La menopausa non arriva mai in punta di piedi: porta con sé una rivoluzione silenziosa che coinvolge ogni aspetto del corpo. Quando gli estrogeni e il progesterone iniziano a ritirarsi dalla scena, lasciano spazio a una nuova chimica corporea, meno prevedibile. Gli ormoni che un tempo mantenevano l’equilibrio dei liquidi ora non bastano più: ecco perché il corpo cambia, si gonfia, trattiene. Ma conoscere questi meccanismi è il primo passo per ritrovare leggerezza.
Come si manifesta la ritenzione?
I sintomi più comuni includono gambe gonfie (soprattutto a fine giornata), mani e caviglie che “tirano”, gonfiore addominale, senso di pesantezza generale, aumento di peso non legato alla dieta e dolori articolari. Spesso si associano anche disturbi del sonno e stanchezza cronica.
Cosa puoi fare?
Puoi migliorare la tua condizione seguendo alcuni accorgimenti quotidiani:
– Bevi acqua anche senza sete
– Riduci il consumo di sale
– Fai movimento quotidiano
– Solleva le gambe durante il riposo
– Mangia cibi drenanti
– Valuta la terapia ormonale sostitutiva con il tuo medico (Davis et al., 2023)
Come può aiutarti l’osteopatia?
L’osteopatia è una disciplina manuale che agisce su muscoli, articolazioni e sistema linfatico per favorire il drenaggio dei liquidi. Tecniche specifiche possono stimolare il ritorno linfatico e venoso, migliorare la mobilità diaframmatica e pelvica e ridurre le tensioni che ostacolano il corretto flusso linfatico (Degenhardt et al., 2011; Cameron & Mitchel, 2018). Avvalendosi di tecniche che agiscono sul sistema cranio-sacrale l’osteopata può anche influenzare positivamente il sistema nervoso autonomo, migliorando l’equilibrio ormonale e il benessere generale (Chaitow & Bradley, 2011).
L’osteopatia e il sistema nervoso autonomo
L’osteopatia utilizza tecniche manuali per stimolare il corpo a riequilibrare i propri sistemi interni. Agisce sul sistema nervoso autonomo (SNA), che controlla funzioni come circolazione, pressione arteriosa e regolazione dei fluidi.
- Attivazione del sistema parasimpatico: studi mostrano che l’OMT può aumentare l’attività parasimpatica, con effetti positivi su rilassamento, pressione e drenaggio linfatico (Cameron & Mitchel, 2018).
- Equilibrio simpatico-parasimpatico: le tecniche vertebrali e craniosacrali influenzano i gangli autonomici, favorendo:
– Riduzione della tensione vascolare
– Miglior ritorno venoso
– Stimolazione del drenaggio linfatico
- Supporto alla funzione renale: migliorando la circolazione e il tono vagale, l’OMT supporta l’attività di ADH e aldosterone, aiutando a ridurre la ritenzione idrica.
Degenhardt et al. (2011) hanno dimostrato con la linfoscintigrafia che alcune tecniche osteopatiche (come il drenaggio toracico e le tecniche sul diaframma) aumentano significativamente il flusso linfatico. Questo supporta l’uso dell’osteopatia per migliorare il drenaggio dei liquidi in eccesso, utile nei casi di gonfiore o stasi venosa.
Cameron & Mitchel (2018) descrivono come l’osteopatia agisca anche sulla meccanica corporea e sul sistema neurovegetativo, normalizzando il movimento dei fluidi grazie a tecniche sul diaframma, bacino e base del collo. Inoltre, il bilanciamento del sistema nervoso autonomo favorisce un ambiente fisiologico più adatto al drenaggio.
Martina Nardon
Fisioterapista – Osteopata D.O.
Riferimenti bibliografici
Cameron, M., & Mitchel, D. (2018). Foundations of Osteopathic Medicine (4th ed.). Lippincott Williams & Wilkins.
Chaitow, L., & Bradley, D. (2011). Osteopathy: Models for Diagnosis, Treatment and Practice. Elsevier Health Sciences.
Davis, S. R., Pinkerton, J., Santoro, N., & Simoncini, T. (2023). Menopause—Biology, consequences, supportive care, and therapeutic options. Cell, 186(19), 4049–4070. https://doi.org/10.1016/j.cell.2023.09.017
Degenhardt, B. F., Kuchera, M. L., Johnson, J. C., & Dowling, D. J. (2011). The effect of osteopathic manipulative treatment on lymphatic flow: A pilot study using lymphoscintigraphy. The Journal of the American Osteopathic Association, 111(9), 543–547.
Guo, N., He, X., Zhang, Y., et al. (2024). The interaction of BDNF with estrogen in the development of body fluid balance. Frontiers in Endocrinology, 15, 1384159. https://doi.org/10.3389/fendo.2024.1384159
Stachenfeld, N. S. (2014). Hormonal changes during menopause and the impact on fluid regulation. Reproductive Sciences, 21(5), 555–561. https://doi.org/10.1177/1933719113518992