Ginkgo biloba: l’albero della memoria e della vita
Ginkgo biloba: l’albero della memoria e della vita

Origini e storia
Il Ginkgo biloba è uno dei più antichi alberi della storia del mondo.
Appartiene al gruppo degli alberi definiti “preistorici” o “fossili viventi” perché tra i primi ad apparire sulla terra. Oggi rappresenta un emblema della memoria dell’evoluzione degli alberi sul nostro pianeta.
La definizione di fossile vivente è legata anche alla sua resistenza e longevità, dovute alla straordinaria capacità di difesa contro insetti, parassiti, funghi e batteri.
Originario dell’Estremo Oriente, un tempo era diffuso anche in Europa e Nord America, ma quasi completamente estinto in seguito alle glaciazioni. È sopravvissuto in Cina e Giappone, dove è venerato come albero sacro e posto davanti ai templi.
Il nome “ginkgo” (Gyn yan in cinese) significa albicocca d’argento, mentre “biloba” descrive la tipica incisione delle foglie, divise in due lobi e simili a un ventaglio.
È l’unico sopravvissuto della famiglia delle Ginkgoacee, apparse circa 280 milioni di anni fa, distinta sia dalle conifere che dalle latifoglie. Un vero unicum della natura.
Dall’era dei dinosauri ai templi orientali
- Il Ginkgo esisteva già milioni di anni fa, nell’era dei dinosauri, prima della comparsa dell’uomo.
- Le glaciazioni di un milione di anni fa lo fecero scomparire dall’Europa, relegandolo al clima temperato dell’Asia Orientale.
- In Cina e Giappone è da sempre considerato albero sacro, spesso piantato vicino a templi buddisti e taoisti. In questi spazi protetti può raggiungere i 60 metri di altezza e vivere fino a 4000 anni.
La riscoperta in Occidente
La reintroduzione in Europa avvenne nel XVII secolo grazie al medico e botanico tedesco Engelbert Kaempfer, che lo osservò a Nagasaki durante i suoi viaggi in Oriente per la Compagnia Olandese delle Indie Orientali.
- Fu il primo a descrivere il Ginkgo nella botanica moderna.
- I primi tentativi di coltivazione furono nei giardini botanici di Utrecht e Leida.
- Da lì, la pianta arrivò in tutti i giardini botanici europei, incluso l’orto botanico di Padova, che ospita un esemplare dal 1750.
I kampferoli, principi attivi con attività antinfiammatoria, sono dedicati proprio a Kaempfer.
Il simbolo della vita
Il Ginkgo è divenuto simbolo di resistenza e rinascita poiché fu l’albero sopravvissuto alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki. Ancora oggi esistono esemplari superstiti nelle aree colpite.
In Europa è coltivato a scopo ornamentale per la bellezza delle chiome e delle foglie a ventaglio, che in autunno diventano di un intenso giallo-oro, illuminando interi viali e parchi.

Proprietà terapeutiche del Ginkgo biloba
Studi moderni
Dopo la seconda guerra mondiale, i ricercatori tedeschi dimostrarono gli effetti stimolanti del Ginkgo sulla circolazione sanguigna, sia periferica che cerebrale.
Oggi gli estratti delle foglie sono impiegati con successo per:
- disturbi della memoria e della circolazione cerebrale;
- problemi di circolazione periferica (in particolare agli arti inferiori);
- emicrania;
- alcune forme di Alzheimer.
Utilizzi tradizionali e moderni
Nella medicina tradizionale cinese, le foglie venivano utilizzate per:
- migliorare le funzioni del cervello e dei polmoni;
- alleviare tosse, asma e ansia;
- regolare la circolazione;
- trattare ipertensione e angina pectoris.
Azione sul cervello
- Vasodilatatore efficace: migliora la circolazione cerebrale.
- Incrementa l’apporto di ossigeno e glucosio.
- Favorisce il recupero della memoria e l’aumento delle capacità cognitive.
- Indicato nelle prime forme di demenza senile.
- Studiato nella prevenzione dell’Alzheimer e negli esiti da ictus.
Azione antiossidante e protettiva
- Stabilizza le membrane cellulari.
- Riduce i radicali liberi.
- Aumenta la capacità di ossigenazione dei tessuti.
- Protegge i neuroni dal deterioramento.
Benefici circolatori
- Migliora la circolazione venosa e arteriosa.
- Utile negli acufeni, nelle vertigini, nel calo dell’udito.
- Benefico nella retinopatia diabetica.
Altri effetti
- Riduce gli spasmi bronchiali in caso di asma.
- Azione antiallergica.
- Effetti positivi su stress, fatica fisica e mentale.
- Azione anti-invecchiamento grazie agli estratti di gemme primaverili.
Conclusioni
Il Ginkgo biloba è un albero unico: testimone del tempo, simbolo di vita e fonte di salute.
La sua azione antiossidante e circolatoria protegge il corpo e la mente, accompagnandoci con forza e resistenza nel cammino della vita.
Sandra Garzanti