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“I volti dell’immunità: dall’assalto lampo delle citochine ai sotterranei meccanismi di basso grado” 

“I volti dell’immunità: dall’assalto lampo delle citochine ai sotterranei meccanismi di basso grado” 

DALL·E 2025 04 18 16.52.53 A scientific watercolor style illustration showing the concept of immunity. Cytokines are visualized as luminous brushstrokes moving rapidly through s -

L’infiammazione, in qualunque forma si presenti, rappresenta l’espressione dell’incontro-scontro fra l’organismo e uno stimolo perturbatore.  

Può trattarsi di una minaccia esterna (un’infezione, per esempio) oppure di una condizione interna alterata (infiammazione sterile, danno tissutale, disturbo immunitario). Eppure, al di là della lunga storia che la immunologia vanta nel spiegare meccanismi di difesa e riparazione, esiste una dimensione spesso trascurata: il metabolismo delle cellule immunitarie

Perché è così rilevante? Come cambia in base alla tipologia di infiammazione? E in che misura lo stato del tessuto connettivo – una sorta di “orchestra di fibre e sostanze fondamentali” – risente di queste trasformazioni cellulari? 

Iniziamo tracciando i tre scenari fondamentali di cui parleremo: 

  1. Infiammazione acuta: condizione in cui l’organismo mobilita tutte le sue risorse per un’azione rapida e mirata. 
  1. Infiammazione cronica: la risposta immunitaria si protrae, talvolta in maniera subdola, creando un clima di tensione cellulare e tissutale. 
  1. Infiammazione di basso grado: una situazione più subclinica, dove l’alterazione infiammatoria è lieve ma persistente, spesso collegata a stati metabolici alterati (obesità, sindrome metabolica, stress cronico). 

Nel corso di questa trattazione, ci soffermeremo su come e perché il metabolismo delle cellule immunitarie cambi (lo “switch fenotipico”) e su come il tessuto connettivo si modifichi in parallelo, in base alla presenza o all’assenza di citochine infiammatorie. 

Non mancheremo di aprire uno spiraglio sulla medicina orientale, con particolare riferimento alla prospettiva cinese, per comprendere meglio come diverse culture abbiano interpretato questi processi immunitari. 

Che cosa c’è da sapere?

Prima di immergerci nei dettagli biochimici e fisiologici, è importante stabilire alcune coordinate di base: 

Metabolismo cellulare e infiammazione 

  • Le cellule immunitarie, come i macrofagi e i linfociti, non sono “macchine statiche”. Il loro metabolismo (il modo in cui ricavano energia e producono metaboliti) può cambiare in tempi molto brevi, passando da una modalità “ossidativa” (che utilizza principalmente la fosforilazione ossidativa nei mitocondri) a una “glicolitica” (basata sul consumo di glucosio e sulla glicolisi anaerobia). 
  • Uno degli esempi più noti è il Warburg effect, che si osserva quando le cellule necessitano di crescere rapidamente o di produrre rapidamente mediatori, come nel caso dei linfociti T attivati. 

Il dualismo acuto-cronico 

  • Infiammazione acuta: le cellule immunitarie (in particolare i neutrofili in prima battuta, poi macrofagi e altre popolazioni di leucociti) si attivano in modo massiccio. L’assetto metabolico vira spesso verso una produzione accelerata di energia per sostenere la fagocitosi, la sintesi di mediatori proinfiammatori, la migrazione verso il sito dell’insulto. 
  • Infiammazione cronica: lo scenario si complica. Le cellule smettono di “correre all’impazzata” e si assiste a una modulazione più a lungo termine, in cui subentrano processi di fibrosi, cambiamenti della matrice extracellulare, persistenza di macrofagi e linfociti in forme “attivate” ma non sempre finalizzate alla risoluzione dell’infiammazione. 

Infiammazione di basso grado 

Ha un impatto meno clamoroso sul piano sintomatologico, ma a livello metabolico coinvolge un piccolo, persistente shifting delle cellule verso stati leggermente proinfiammatori; È come una “brace” che arde in sottofondo, influenzando l’intero corpo e il tessuto connettivo. 

  • Spesso collegata a stress cronico, diete scorrette, mancanza di attività fisica o disturbi metabolici. Questo tipo di infiammazione sottotraccia può alterare la funzione immunitaria generale, aprendo la strada a diverse problematiche di salute. 

Il tessuto connettivo come ‘orchestra’ 

  • Il tessuto connettivo, o matrice extracellulare, è come il palcoscenico su cui recitano le cellule immunitarie. Le fibre di collagene e i proteoglicani non sono inerti: producono segnali biochimici e rispondono alle citochine. 
  • In condizioni di infiammazione acuta, certe proteasi (enzimi che degradano le proteine) rimodellano le fibre per consentire un rapido passaggio alle cellule infiammatorie. Tuttavia, in uno stato di infiammazione cronica o di basso grado, la sintesi di collagene e altre componenti può sbilanciarsi, favorendo la fibrosi o una disorganizzazione dell’architettura tissutale. 

La visione orientale: 

  • Nel modello cinese, l’infiammazione può essere vista come uno squilibrio del “Qi” (l’energia vitale), correlato a elementi come il Fegato, la Milza o i Polmoni, a seconda dei casi. 
  • Le analogie con la biologia moderna emergono quando consideriamo concetti come il “Calore” patologico (che potremmo paragonare a un eccesso di citochine proinfiammatorie) e la “Stasi di Sangue” (che ricorda il ristagno circolatorio e i processi fibrotici). 
  • Sebbene i linguaggi differiscano, è interessante vedere come la medicina cinese abbia sottolineato da secoli l’importanza di mantenere fluide le vie energetiche e di garantire un corretto equilibrio tra difese dell’organismo e stabilità generale. 

Spunti di riflessione 

  • Quanto incide lo stile di vita (alimentazione, sonno, stress) nello switch metabolico delle cellule immunitarie e nella persistenza di uno stato infiammatorio di basso grado? 
  • È possibile “rieducare” il sistema immunitario a un metabolismo meno iperattivo attraverso protocolli nutrizionali, integrativi o manipolazioni tissutali (come i trattamenti osteopatici, fisioterapici, ecc.)? 
  • Come integrare la visione occidentale (biologia molecolare, immunologia, biochimica) con la filosofia orientale (equilibrio energetico, armonizzazione degli opposti) per un approccio più completo alla salute? 

Con questa cornice, abbiamo stabilito ciò che è essenziale conoscere, non soltanto in termini di nozioni mediche ma anche di riflessioni più ampie.  

Nei prossimi step, verrà analizzata in profondità la dimensione metabolica di questi processi, cercando di unire scienza e analogie, per sviluppare una comprensione globale di come l’organismo risponda a diverse gradazioni di infiammazione. 

D.O Silingardi Seligardi Ruggero

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